Siamo arrivati lì, dove sei stato pure tu. Il pomeriggio non sono riuscita a non piangere con la fiorista.
Dopo cena, mezz'alticci e stanchi, eravamo li a spartirci il mio gruzzolo piú colorato che profumato e il fiume ha preso a crescere, intrufolarsi tra le pietre e i rami arenati sul fondo del Belém. Era il mare grosso che mangia la costa o eri tu?
Ti ho lasciato i miei fiori dopo essermeli accarezzati sul viso, uno per volta, come la fiorista mi aveva detto di fare. Ti ho salutato forte. Sto meglio, ma non smetti di toccarmi dentro.