astio e astinenza

C***uando non ho nulla di cui lamentarmi difficilmente riesco a scrivere. Ció non significa che non abbia bisogno di ferie, di tornare in qualche luogo, di avere il mare davanti a me, sedermi su un tappeto di aghi di un pini marittimi. Raccogliere conchiglie e fotografare funghi che crescono all'ombra umida di qualche albero come fa Andrea.

Voglio svuotare i miei polmoni dall'astio e dall'astinenza, da tutto quello che penso che siano alcuni altri e io vorrei essere. Svuotare la terra del mio tempo che vi rimane sbriciolato e che ho bisogno di recuperare, come Pollicino, nel sottobosco, correndo tra felci e ortiche profumate, sperando che nessun Orcaccio mi mangi.

E voglio mangiare la mia piccola di baci e innamorarmi tutti i giorni, maledette briciole, sparse tra le ortiche…

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