By the way

Ho lasciato perdere, senza i dovuti tagli netti, la scrittura frutto dell’incazzamento triste indirizzata unicamente a chi mi ha lasciato con la certezza di non essere amata, forse uscendo dalla mia vita con il dubbio di non sapere se la mia certezza è basata sulla verità. Non posso lasciarmi avvolgere e prendere dal ricciolo del suo punto interrogativo, la sua voglia di nostra figlia e il desiderio ondivago di avermi. Non devo.
Sperando che mia figlia abbia un padre presente, by the way, sono precipitata nell’imbuto del poco tempo da dedicarle, spargendo avanzi di quel che resta del nuovo lavoro e della (sempre meno) pigra frenesia di chi cerca una casa e una scuola. Una nuova vita in una città mai conosciuta sul serio, perché ho aspettato troppo, per tanto tempo, come si aspetta la pioggia nel mezzo del Sahara. Quel poco di acqua che viene non serve mai a dissetare la terra.
Penso al mio bistrattato sesto senso, che aveva visto tanto del tutto in corso. L’ho bendato, il mio sesto senso, come se fosse la dea della fortuna, senza accorgermi di averlo trasformato in un piccolo satiro incazzato. Non sono, né sarò sola. Porto e parte con me la mia piccina, il percorso non lo so. Sono serena, in attesa, non del tutto triste, ironica et dolce.

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