Merry “Ismi”

Natale. Mistica della famiglia.

Non smetto di vedere nella mia piccola un gesú bambino da adorare e non smetto di credere nella religione, in tutte, come una narrazione dell'uomo, degli uomini, sull'uomo e gli uomini.

Invece di cercare ció che le altre storie hanno di buono da dare e da dire, ci accaniamo a cercarvi il male, l'errore, la svista, imponendo la veritá della nostra favola.

Quando ce lo ordina il lunario, esteriorizziamo la festività attraverso il consumo: vedo dal mio 5º piano il cassonetto pieno di spazzatura, carta colorata che nessuno riciclerà mai.  

Leggo su carta grigia da riciclare di donne obbligate a metter via il loro velo in Europa, come se i preti non potessero andare in giro con le loro tuniche, in difesa della laicità dello Stato.

Sulla stassa carta leggo del primo deputato musulmano nominato al Congresso americano che ha scandalizzato la politica americana annunciando di prestare giuramento sul suo proprio testo sacro: Corano vs. Bibbia.

Dalla laicitá al laicismo

Dal cristianesimo al cristianismo

le braccia della società si fanno sempre piú corte, rigide, gelide; le maglie della libertá individuale si restringono. Se in questo mondo non ci possiamo stare tutti fisicamente perché mai dovremo starci idealmente. 

La narrazione umana si impoverisce. Piccoli e grassi, ciechi come talpe. Chiusi in galleria ad aspettare che un deus ex machina qualsiasi, meglio se vestito di rosso e carico di laici regali ci venga a illudere un altro pochino, che ci racconti che siamo ancora vivi e che non siamo proprio alla frutta, sotto un mare di lucine colorate che si accendono e spengono.

In attesa dell'ultimo mortifero e letale black out. 

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