executed after prime time – Saddam and I

Ce l'hanno fatta sotto il naso.

I bambini sono già andati a letto. I grandi stanno ancora a guardare la tv. Perché non fare 100% di share a reti unificate? Giusto in tempo per interrompere la rituale programmazione post-natalizia post-prime time post-guerra e irrompere con la morte dell'ultimo dittatore dichiarato. Giusto in tempo per riempire i quotidiani del giorno dopo e i settimanali del sabato mattina. L'ultimo, l'unico evento del 2006. Per finire l'anno in bellezza.

In america ovviamente.


 

Ho conosciuto Saddam quando avevo quasi undici anni, Gulf Word War I, Bush dinasty. In vacanza al mare con i miei, salivo e scendevo le scale di legno di quella bella casetta di villeggiatura, in una delle più cementificate delle riviere del nord-est, corrucciata a pensare al signor Cocciolone e famiglia, pensando al terrorismo di mio padre che diceva "potrebbe anche scoppiare la guerra con l'Italia e io dovrei partire". Ovviamente erano tutte palle ma io ci credevo e mi corrucciavo ancora di più.

Poi ho visto la sua statua cadere dentro la televisione del mio salotto compartito in vicolo Bolognetti a Bologna, e scrivevo e scrivevo e protestavo e protestavo…vivevo di birra e carciofi……

Hanno palestinizzato l'Iraq. 

Ho saputo che la notte anteriore era stato trovato, liberato dal suo nascondiglio un po' come era stato liberato tutto l'Iraq, seduta in una bodeguilla nei dintorni di Finisterre, seduta a mangiare un panino con la tortilla, con Silvia e tre portoghesi.  Capivo Silvia, Telegalicia e la mia tortilla; non capivo una mazza di quello che dicevano loro.

Poi l'hanno processato, solo per quei crimini che non avrebbero compromesso i dottor Stranamore a stelle e strisce. Una corte di fantocci e burattini. Il diritto lasciato al più forte. Intanto la Palestina é stata irachizzata.

Oggi facevo la doccia con mia figlia seduta a guardarmi dal seggiolone, ascoltando radio Europa-Lisboa, poche ma selezionate notizie e programmazione jazz-funky. Di notte trasmettono in francese e ancora si sente dissertare della finale dei mondiali. Stavo ballando le mie celluliti per divertire la mia piccola e la sua fastidiosa varicella…e zac. Ecco la notizia.

Giustizia fatta sul  e del nostro quotidiano.

Un morto nel cui nome saranno fatti altri morti, manco fosse Gesù. Sempre che morto sia davvero.

Altre stragi e altra tv. Buona notte e buon anno. Ho steso la mia piccola di fianco al suo bambolotto nuovo, magari stanotte ci lascerà amarci. La vecchia poltrona di velluto marrone puzza di muffa, la parete della sala sotto la finestra continua imperterrita a trasudare negra umidità. 

Dunia piange di nuovo, vedremo tutti insieme un film, sotto una coperta, fino ad addormentarci.

 

 

 

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